L’Incompiuta è la strada a mare che collega il comune di Diano Marina a quello di Imperia lungo il percorso che si snoda alla base di Capo Berta, il famoso promontorio della Riviera di Ponente teatro di innumerevoli gesta ciclistiche legate alla corsa primaverile della Milano Sanremo e che divide il territorio del Golfo Dianese da quello del capoluogo.
La nascita del progetto dell’Incompiuta risale agli anni 60 del ‘900 ma si possono già trovare notizie di un percorso pedonale ai tempi delle guerre napoleoniche e anche, in tempi successivi, durante la prima guerra mondiale quando ai prigionieri austriaci venne fatto realizzare uno stretto sentiero a livello del mare.
Il percorso dell’Incompiuta, una storia lunga e travagliata
La Strada Statale 449 di Diano Marina (questa la denominazione ufficiale dell’Incompiuta) vide, dunque, l’inaugurazione negli anni 70 su progetto dell’Anas ma dopo pochi mesi venne chiusa a causa della continua caduta di massi e pietre dalle pendici di rocce calcaree della sovrastante collina di Capo Berta in quanto sarebbe stato troppo pericoloso continuare a tenerla aperta al traffico.
Da allora si sono susseguite una serie di aperture alternate a periodi di chiusure, di continui lavori di miglioramento e consolidamento delle infrastrutture che hanno interessato a più riprese sia il versante di Diano Marina che quello di Imperia.
Dal 1994 l’Incompiuta è classificata come strada pedonale-ciclistica e dal 2001 è passata sotto la gestione della Provincia imperiese.
La caratteristiche dell’Incompiuta di Diano Marina e di Capo Berta
Lunga circa 4 chilometri (3,796 km per la precisione) è individuata geograficamente, con orientamento verso sud, tra la strada statale 1 Aurelia e il mare; amministrativamente ricade per la parte Est nel comune di Diano Marina e per quella Ovest nel comune di Imperia.
Si tratta senza alcun dubbio di una delle più belle passeggiate della Liguria e si può percorrere a piedi o in bicicletta come una “pista ciclabile naturale”.
E’ da notare inoltre che questa area, a Sud, si affaccia sul sito marino d’interesse comunitario (SIC) denominato: “Fondali Capo Berta – Diano Marina – Capo Mimosa” mentre lo stesso Promontorio di Capo Berta è un SIC terrestre.
La vegetazione intorno al percorso ciclo pedonale
Tutto il promontorio di Capo Berta presenta una vegetazione mediterranea a copertura discontinua costituita da piante erbacee, piccoli arbusti e pini oltre che altre svariate specie endemiche.
E’ possibile anche osservare moltissime specie di uccelli sia terrestri che marini.
I fondali sono costituiti essenzialmente da sabbie e praterie di fanerogame marine (prevalentemente di Posidonia oceanica e di Cymodocea nodosa) mentre andando verso il largo (a circa 30 mt) i fondali diventano rocciosi e costituiscono l’habitat dell’ambiente coralligeno.
Le spiagge, gli scogli e le tante insenature lungo l’Incompiuta
Questa strada che collega Diano Marina e tutti i comuni del Golfo Dianese a Imperia è costellata da poche ma caratteristiche spiagge e insenature che l’azione costante di erosione del mare e delle sue onde hanno modellato con il tempo.
Alcune di queste spiagge sono facilmente raggiungibili mentre altre, invece, sono ben difficilmente accessibili dal percorso stesso dell’Incompiuta.
Sono tutte caratterizzate dalla presenza di pietre di varie dimensioni e da un fondale che si inabissa verso il fondo molto rapidamente.
Diversi scogli che affiorano sono di dimensioni anche ragguardevoli e costellano il litorale pietroso. Il più conosciuto è senza dubbio quello denominato lo “scoglio della Galeazza” che si trova in prossimità dell’inizio del versante imperiese dell’Incompiuta.
Il futuro di questo bellissimo angolo di Liguria
Ma quale futuro aspetta questa caratteristica strada a mare?
Sarà completata riuscendo a trovare finalmente una sua collocazione definitiva che, magari, la unisca come parte integrante alla lunga pista ciclabile della Riviera dei Fiori che al momento – partendo da Ospedaletti e attraversando tanti comuni della Riviera Ligure di Ponente – raggiunge San Lorenzo al Mare? O forse sarà collegata al futuro progetto di viabilità di Diano Marina in vista delle modifiche previste dopo lo spostamento nel comune di Diano San Pietro del tracciato ferroviario e della nuova stazione?
E’ l’augurio di tutti anche tenendo conto che anche la corretta gestione e l’amore per l’ambiente naturale, ben rappresentato da questa particolare strada pedonabile-ciclabile, rappresenta una fondamentale e importante risorsa non solo economica per il nostro territorio.