Diano Arentino
Posizionato nella valle di Diano Marina e Diano Castello percorsa dal Torrente San Pietro il Comune di Diano Arentino, all’interno del Golfo Dianese, è parte attiva dell’Unione dei Comuni del Golfo Dianese e dei suoi Borghi e, in passato, della Comunità montana dell’Olivo e Alta Valle Arroscia che riuniva molti comuni delle vicine vallate dell’ Impero, dell’Arroscia e del San Lorenzo.
Si tratta di un comune di alta collina posizionato a più di 300 s.l.m. e che conta circa 700 residenti che risiedono anche nelle frazioni di Diano Borello, Evigno e le tante località o borgate limitrofe.
E’ raggiungibile percorrendo la Strada Provinciale 37 che partendo da Diano Marina e attraversando il comune di Diano Castello permette di raggiungere Diano Arentino dopo pochi chilometri.
Diano Arentino, etimologia del nome e le sue frazioni
Insediamento che si può far risalire ad epoche pre-romane (liguri ingauni) l’attuale borgo di Diano Arentino si è sviluppato particolarmente durante l’epoca medioevale quando, anche per via della posizione geograficamente strategica e favorevole, ha assunto importanza per le vie di comunicazioni dell’alta valle.
Il nome sembra derivare da quello di una famiglia nobile romana insediatasi nella zona ma una diversa origine potrebbe essere quella che discende dall’uso di un termine latino e poi dialettale: adherentem o a rente, cioè vicino, attaccato.
Insieme ad altre località dell’attuale Golfo Dianese ha fatto parte attiva della Communitas Diani passando poi sotto il controllo, come per quasi tutti gli altri comuni del comprensorio, di potentati sus locali che esteri.
Solo nel 1925, dopo essere stato per pochi anni frazione di Diano Marina, Diano Arentino è tornato comune autonomo inglobando nel suo territorio comunale alcune frazioni e varie località.
Come già ricordato le due frazioni sono Evigno, posizionato subito sotto l’omonimo monte (Pizzo d’Evigno di circa 1000 metri) e Diano Borello raggiungibile percorrendo sia la Strada Provinciale 37 che la parallela Strada Provinciale 90.
Ci sono poi altre località e borgate tra le quali si ricordano Virgili, Trucchi, Camporotondo.
Visitare le chiese di Diano Arentino e delle sue frazioni
Le chiese edificate durante i secoli sia a Diano Arentino che nelle due frazioni di Evigno e Diano Borello sono meritevoli di una visita approfondita.
Partendo da Diano Arentino la chiesa principale è quella dedicata a Santa Margherita d’Antiochia Vergine che si trova nel centro del borgo. Costruita a più riprese con tre navate conserva al suo interno diverse opere d’arte quali statue in marmo e in legno e una tela originale di inizio ‘600.
Fuori dal paese è invece possibile visitare la chiesa di Sant’Antonino, quella di San Carlo oltre che a diversi Oratori come quelli di Santa Croce denominato anche “della Casaccia” e San Sebastiano.
Procedendo nella visita dedicata alle Chiese è possibile scoprire quelle edificate nelle frazioni e nelle varie località del comprensorio.
A Evigno si può trovare quella di San Bernardo Abate che conserva al suo interno un polittico risalente al 1552 e anche testi originali di musica gregoriana.
Invece a Diano Borello sorge la chiesa di San Michele, costruzione medievale a tre navate, che nella notte di Natale si anima di fedeli per il tipico presepe vivente.