Diano Marina
Diano Marina è il principale e più popoloso comune dell’intero Golfo Dianese. Città di vocazione turistica e vacanziere conta quasi 6.000 residenti.
In particolare durante la stagione estiva il numero di abitanti aumenta considerevolmente visto che moltissime sono le strutture ricettive e le seconde case che si trovano anche nelle frazioni del comprensorio comunale.
Diano Marina si sviluppa principalmente sulla costa ed è delimitata ad ovest dal promontorio di Capo Berta che la divide dal capoluogo Imperia anche attraverso la strada a mare conosciuta come la Strada Incompiuta e a est dal confine con il comune di San Bartolomeo al Mare.
E’ attraversata dalla Strada Statale SS1 Aurelia mentre il percorso ferroviario (con relativa nuova stazione) è stato recentemente spostato nel territorio del limitrofo comune di Diano San Pietro liberando e facilitando, in questo modo, il traffico cittadino.
Il centro di Diano Marina è essenzialmente pedonale ed è parallelo a una lunga passeggiata a mare che rappresenta un comodo accesso alle lunghe spiagge dai fondali molto bassi e dalla sabbia fine.
Diano Marina, il Lucus Bormani, il Castrum Diani e la Communitas Diani
Diano Marina ha origine molto antica datata a partire dall’età del bronzo.
Durante il periodo di dominazione romana era uno dei centri del Lucus Bormani, centro di passaggio e di stazionamento lungo la Via Julia Augusta.
Il mito della divinità pre romana Borman era legato alla presenza di fitti boschi nella zona e a una radura che, appunto, era mansia ideale del Lucus Bormani.
Reperto storici ritrovati durante campagne di scavi archeologici fanno risalire questa occupazione a un periodo compreso tra il II secolo A.C. e il V secolo D.C.
Successivamente, soprattutto per sfuggire e difendersi dalle invasioni di popolazioni barbare, di saraceni e barbareschi, gli abitanti della Marina di Diano si spostarono verso le prime colline all’interno delle mura del Castrum Diani e cioè dell’attuale comune di Diano Castello.
Dopo essere uscita dall’influenza del Marchesato dei Clavesana, il Castrum Diani diede vita alla Communitas Diani dotandosi di regole proprie e con uno Statuto riconosciuto anche dalle successive dominazioni.
La Marina tornò ad assumere maggiore importanza fino a diventare, grazie anche allo sviluppo del commercio dell’olio di oliva e dei traffici ad esso legato, come vero centro di tutto il territorio del Golfo Dianese.
La storia più recente di Diano Marina
Questo sviluppo avvenne anche grazie alla riduzione delle invasioni di pirati saraceni e barbareschi rendendo, dunque, la piana del Castrum Diani sempre più sicura.
Diano Marina divenne dunque il centro dell’attuale Golfo Dianese arrivando (nel 1923) a inglobare quasi tutti i comuni del comprensorio che riuscirono a diventare autonomi solo due anni dopo, nel 1925.
La vicinanza diretta alla costa, il clima mite per buona parte dell’anno, lo svilupparsi di una economia essenzialmente commerciale fecero da traino all’affermarsi del turismo di massa.
In particolare negli anni ‘50 e 60 Diano Marina divenne famosa come luogo di villeggiatura in concorrenza con le vicine Alassio, Sanremo, Ospedaletti e Bordighera.
Questa nuova economia basata sul turismo ebbe notevole impulso anche dalla nascita di molti hotel, alberghi e strutture ricettive collegate, in molti casi, anche con le grandi imprese e fabbriche del Nord Italia (Milano e Torino in particolare).
Edifici storici e religiosi del Comune di Diano Marina
Tutto il territorio di Diano Marina, come per le altre città del Golfo Dianese, presenta una grande quantità di edifici storici sia religiosi che di architettura civile e militare.
Tra le prime si ricordano la parrocchiale di Sant’Antonio Abate considerata la chiesa principale del capoluogo e costruita nella seconda metà dell’Ottocento. Basilica a tre navate presenta al suo interno altari barocchi e una serie di quadri provenienti per buona parte dal vecchio Convento Domenicano di Santa Maria delle Grazie, ora sede dell’edificio di Villa Scarsella.
Tra gli altri edifici religiosi sono degni di nota l’Oratorio di Santissima Annunziata al cui interno si possono trovare affreschi di Tommaso e Matteo Busacci risalenti alla seconda metà del XV secolo.
La sconsacrata chiesa dei Santi Nazario e Celso si trova invece nella zona del Prato Fiorito località dove era presente parte della mansione del Lucus Bormani.
Nel territorio della frazione di Diano Calderina si può invece ammirare la chiesa parrocchiale di San Giacomo che conserva al suo interno un polittico datato inizio ‘500
Tra gli edifici di architettura civile si ricorda il Palazzo del Parco (ex Villa Ardissone) ora sede del Museo Civico e della Biblioteca Civica “Angiolo Silvio Novaro”, Palazzo Maglione vecchia sede del Comune e soprattutto Villa Scarsella, antico convento Domenicano già colonia marina e ora sede di una scuola elementare con annesso parco dove si svolgono diverse eventi culturali, concerti all’aperto e altre manifestazioni.
Tra gli edifici militari e di avvistamento vale la pena ricordare la Torre dell’Alpicella che si trova sul promontorio di Capo Berta e risale al periodo tra il XIV e il XV secolo.
Eventi e tradizioni di Diano Marina
Tra gli appuntamenti principali che si svolgo a Diano Marina e nel suo entroterra vale la pena ricordare l’Infiorata del Corpus Domini che si svolge lungo le vie pedonali del centro, la tradizionale festa patronale della Madonna del Carmine del 22 luglio, il Carnevale Dianese che, dopo un periodo di mancato svolgimento e il cambio del direttivo dell’Associazione Famija Dianese, ha ripreso la tradizionale parata di carri allegorici e animati e la manifestazione annuale di Aromatica: profumi e sapori della Riviera Ligure.
Ma sono tanti gli eventi che svolgono durante l’anno e in particolare nella stagione estiva quando il numero dei turisti residenti aumenta considerevolmente.
Meritevole di menzione è il ricordare che il tracciato dianese dell’Aurelia è teatro dell’annuale gara ciclistica internazionale Milano – Sanremo.
La Classicissima di Primavera, che apre le serie di gare della stagione in linea, vede il passaggio degli atleti lungo la salita del Capo Berta che rappresenta uno degli ultimi promontori prima dell’arrivo in Via Roma a Sanremo.