Villa Faraldi
Villa Faraldi è il più piccolo dei comuni di tutto il Golfo Dianese in quanto conta poco più di 400 residenti. E’ parte attiva dell’Unione dei comuni del Golfodianese e i suoi Borghi, è posizionato nell’alta Val Steria e collegato con il resto del comprensorio dianese tramite la Strada Provinciale 34 che, partendo dal litorale e dal comune di Cervo, arriva fino alla frazione di Deglio Faraldi quasi in prossimità del Pizzo d’Evigno, cima che domina tutta la vallata.
Il comune è composto anche da alcune frazioni quali Deglio Faraldi, Riva Faraldi e Tovo Faraldi più altre località e borgate più piccole.
Villa Faraldi dista circa 13 chilometri dalla costa ma una volta arrivati si può godere di sicura tranquillità e di una vista aperta su tutta la vallata con in lontananza la vista del Mar Ligure e delle città del litorale.
La storia di Villa Faraldi e del suo comprensorio
Villa Faraldi ha origini medievali accertate ma è possibile che la sua nascita si spinga anche più indietro nel tempo visto che una stele, ritrovata e conservata nella parrocchiale di San Lorenzo, è datata I° secolo avanti Cristo e fa presupporre una presenza e un insediamento romano.
Il paese è passato durante i secoli sotto il dominio e l’influenza di vari Marchesati, Repubbliche, Imperi e Regni fino al 1947 quando è stato finalmente istituito il comune autonomo non più legato a quello della vicina città di Diano Marina.
Villa Faraldi è un borgo molto raccolto il cui punto principale è rappresentato dalla Chiesa Parrocchiale di San Lorenzo Martire e dal suo sagrato. Piccole vie e carrugi l’attraversano lungo tutta la sua ampiezza con la struttura comune ai borghi liguri.
Deviando lungo il percorso della Strada Statale 34 è possibile, come detto, raggiungere le tre frazioni del comune: Riva, Delio e Tovo Faraldi.
Ognuna di esse merita una visita non solo per scoprire le molte chiese e le opera d’arte conservate ma anche come punto di partenza per escursioni lungo i sentieri della vallata.
Villa Faraldi, Borgo dell’Arte
Nel 1983 lo scultore norvegese Fritz Roed, autore delle porte della chiesa della borgata di Tovetto, ebbe l’intuizione di ideare una rassegna di pittura e scultura con la collaborazione attiva di altri artisti per creare un momento culturale e di arte internazionale.
Con il passare degli anni il programma si è fatto sempre più articolato e completo con un successo davvero clamoroso anche grazie all’attiva partecipazione del Comune e di altre Associazioni e Fondazioni non solo italiane.
Villa Faraldi è divenuta con il tempo quindi il Borgo dell’Arte conosciuta e apprezzata non solo in Italia.
Purtroppo difficoltà economiche hanno portato all’interruzione delle edizioni di questo Festival che solo ultimamente è in parte rinato grazie alla sinergia tra Comune, artisti e Associazioni.
L’artista Fritz Roed e Villa Faraldi, la storia di un amore
Una delle presenze culturali più forti di Villa Faraldi è rappresentata dalle opere dello scultore norvegese Fritz Roed che, innamoratosi della bellezza del paese e dei suoi luoghi, decise di trascorrere parte della sua vita in Liguria aprendo anche un laboratorio personale che oggi, dopo la sua morte avvenuta nel 2002, è divenuto un centro culturale a lui intestato e che è visitabile su richiesta.
Come già accennato Fritz Roed è stato uno dei primi ideatori del Festival di Villa Faraldi che per più di trent’anni ha permesso di far conoscere il nome di questa cittadina Ligure in tutto il mondo con l’appellativo di Borgo dell’Arte.